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Libri

Due secoli con Ivanhoe

Domitilla Campanile (a cura di)
DUE SECOLI CON IVANHOE Atti della Giornata di Studio, Pisa 18 ottobre 2018
Pisa University Press,
Pisa, 246 pp. ill. col.
25,00 euro
ISBN 978-88-3339-271-4
www.pisauniversitypress.it

Sul finire del 1819 il poeta e romanziere scozzese Walter Scott dà alle stampe Ivanhoe, romanzo che si trasforma in quello che oggi definiremmo «caso letterario», poiché ottiene un successo clamoroso, assicurando fama e ricchezza al suo autore. A due secoli dalla sua prima pubblicazione, l’opera ha ispirato la giornata di studi della quale dà conto il volume curato da Domitilla Campanile, nel quale l’opera scottiana viene esaminata e

discussa secondo molteplici angolazioni. E subito emergono le contraddittorie reazioni che quelle pagine sono state capaci di suscitare, soprattutto in epoca: se in anni recenti è stato scritto che Ivanhoe è stato «il romanzo piú influente del diciannovesimo secolo» e se uno
dei contributi ora pubblicati si chiude sentenziando che «Dopo Scott, né
il romanzo, né la storiografia furono piú gli stessi», non sono meno veementi le prese di posizione di quanti rinfacciarono e hanno rinfacciato a Scott la costruzione di un affresco storico inficiato da gravi incongruenze, che dipingono un quadro fin troppo artificioso dell’Inghilterra medievale e, piú in generale, dell’intero Medioevo.

In realtà, come viene sottolineato a piú riprese, l’aver a lungo retrocesso Ivanhoe a romanzo per ragazzi è una forzatura palese, proprio come quelle operate dallo stesso Scott, che, per esempio, inserisce nella vicenda da lui raccontata, che si svolge nel 1194, fatti e personaggi che a quell’altezza cronologica erano ormai usciti di scena o dovevano ancora fare la loro comparsa. Peccati evidentemente veniali, se l’opera, a duecento anni dalla sua edizione, continua ad animare un dibattito scientifico cosí vivo e stimolante.

Stefano Mammini