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Libri

Matilde di Canossa, Vita e mito

Recensione originariamente pubblicata su Medioevo n. 308 – Settembre 2022

Recensione del libro

Paolo Golinelli
Matilde di Canossa, Vita e mito
Salerno Editrice,
Roma
473 PP.,
32,00 euro
ISBN 978-88-6973-643-8
www.salernoeditrice.it

Paolo Golinelli, uno dei più autorevoli studiosi della figura di Matilde di Canossa, ha dato alle stampe una ponderosa opera dedicata alla Gran Contessa. Originale nell’impostazione e ricca di acquisizioni inedite e sorprendenti

«Questo libro raccoglie i risultati delle ricerche di molti decenni» (p. 12), ricerche condotte dall’autore in prima persona e da altri. Sono passati trent’anni, infatti, dalla prima biografia (Matilde e i Canossa nel cuore del Medioevo, Milano, Camunia, 1991; Giunti 1996; Mursia 2004), in cui la vicenda storica di Matilde di Canossa era posta in connessione con quella dei suoi antenati; in questa, invece, alla vita della Gran Contessa si accompagna una parte interamente dedicata al mito.

È nella vicenda storica di Matilde, infatti, che affondano le radici, il mito e la rivisitazione che, a partire dalla sua morte, ne è stata proposta, a seconda dei differenti momenti storico-culturali. Naturale e quasi inevitabile l’Epilogo (Matilde nostra contemporanea?), ove quel punto interrogativo vuole circostanziare, con il necessario equilibrio e «distanziamento storico», la nostra valutazione dell’intero operato della Contessa di Toscana, «resistendo alle tentazioni di facili ma false attualizzazioni».

«Una donna speciale nel suo tempo» (p. 7) per produzione documentaria, per ruolo che come donna svolse negli eventi del suo tempo, per quanto su di lei fu scritto allora a detrimento o in lode, per essere stata «unica donna tra il papa e l’imperatore» a svolgere il ruolo di intermediaria nell’incontro di Canossa del 1077, come la miniatura del codice di Donizone (Vat. Lat. 4022) celebra.

Non fu mai un’eroina nazionale
Ma nella lotta tra papa e imperatore, Matilde dovette scegliere, per cui ella svolse un «ruolo divisivo», che si rifletté sia a quel tempo, sia, nei secoli seguenti, sulla valutazione che di lei venne data. Matilde, infatti, in Italia, «non è mai diventata un’eroina nazionale» (p. 8) come lo è diventata Giovanna d’Arco per la Francia, giovane, martire e artefice principale nella costruzione della moderna nazione (Per continuare la lettura corri in edicola e chiedi di Medioevo o abbonati!)

di Corrado Corradini

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