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Orvieto. La storia, i monumenti, l’arte

Medioevo Dossier n. 50 – Maggio/Giugno 2022

Presentazione

Ci sono descrizioni di Orvieto che restano impresse nella memoria e, in una qualche misura, costituiscono una chiave di lettura. L’unità tra la natura e la storia e quindi tra la rupe e il costruito, il rapporto tra la campagna e la città, la segnalazione del fuori scala delle costruzioni (non solo della Cattedrale) rispetto allo spazio insediativo ne costituiscono il filo conduttore.

Partiamo dalle affermazioni di una scrittrice britannica, Elizabeth Caroline Hamilton Gray, che ebbe modo di visitare la città nel 1839: «Proseguimmo il nostro cammino su una strada in buone condizioni e, attraversando una campagna coltivata e deliziosa, giungemmo alla vista di Orvieto, una delle più belle vedute d’Europa». E ancora: «Ogni nuova curva della strada portava alla vista qualcosa che prima non avevamo notato, e che raccontava della laboriosità, della ricchezza e dell’agiatezza» (Tour to the Sepulchres of Etruria, London 1840).

Un’impressione ribadita da George Dennis, un diplomatico-archeologo-scrittore inglese, in città negli anni Quaranta e poi Settanta dell’Ottocento: «Il cielo era coperto da nubi, l’atmosfera era densa di vapori e mancavano i colori brillanti del sole; tuttavia le grandi linee della scena erano visibili come in una stampa. Vi erano le pit- toresche torri circondate da piccoli boschi sui pendii in primo piano – la lussureggiante vegetazione nella valle di sotto – il Paglia che vi serpeggiava, scavalcato da ponti – vi era l’ampia distesa della città, che spuntava dal suo trono di pietra, al centro della scena» (The Cities and Cemeteries of Etruria, Londra 1848 e poi 1878). (Continua la lettura in edicola o ABBONATI ORA!)

di Giuseppe M. Della Fina

Scorri il sommario

INTRODUZIONE
«Una delle più belle vedute d’Italia»

L’ETÀ ETRUSCA E ROMANA
Quella città chiamata Velzna

L’ETÀ MEDIEVALE
La regina della rupe

RESTAURI
Il trionfo del colore

LEGGENDE E RELIQUIE
Il miracolo di Bolsena

GIOVENALE
Un ideale luogo di raccoglimento

SCOPERTE
A Orvieto il poeta portava la barba

MIGRAZIONI MEDIEVALI
Forestieri in città

LA COMUNITÀ EBRAICA
Pecunia non olet…

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