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Medici in prima linea

Medioevo Dossier n. 57 – Luglio/Agosto 2023

Presentazione

Il sangue era da togliere, non da infondere; la carne di vipera serviva come antidoto agli stessi veleni; per curare la peste si cospargevano i linfonodi con una «mistura» di escrementi; e come panacea di un gran numero di mali si utilizzavano nientemeno che le mummie – polverizzate dell’antico Egitto.

La medicina medievale, in base a queste informazioni, si configurerebbe come una vera e propria galleria degli orrori. Tale condanna sommaria, tuttavia, ampiamente condivisa in epoca moderna, risulta ingenerosa alla luce di indagini storiografiche più rigorose.

Accanto alle numerose stravaganze nella formulazione di diagnosi e terapie, infatti, sul piano scientifico l’età di Mezzo produsse innovazioni sorprendenti: basti pensare alla diffusione dell’anestesia. In proposito Chiara Frugoni osserva che, a differenza dell’età antica, nel Medioevo si cercava «di non fare soffrire durante gli interventi chirurgici», seppur «con qualche rischio»: fu così che le operazioni, da spettacolo di «lotta tra gladiatori» con il malato urlante tenuto fermo da due robusti «infermieri», divennero prove umanamente affrontabili, intraprese sotto gli auspici della guarigione.

Ricordiamo, poi, l’intervento a cui fu sottoposto il duca di Urbino Lorenzo de’ Medici nel 1517, vittima di una schioppettata alla nuca, effettuato dal medico Berengario da Carpi: il resoconto stilato un anno dopo dallo stesso specialista nel De fractura calve sive cranei segna – secondo la storica della medicina Donatella Lippi – una «tappa miliare nello sviluppo della chirurgia cranica».

Come non riconoscere, infine, l’importanza della quarantena, inventata nell’età di Mezzo (anche se si conoscono provvedimenti simili già per l’evo antico) per limitare il propagarsi della peste? Una misura di «sanità pubblica» nient’affatto obsoleta, rivelatasi drammaticamente attuale nei mesi critici della pandemia da Covid 19.

La medicina del Medioevo, dunque, è un fenomeno complesso, un grande «cantiere di studi» ancora aperto. Senza dubbio fu il prodotto di un dinamico incontro tra culture: il retaggio antico del galenismo (Continua la lettura in edicola o ABBONATI ORA!)

di Francesco Colotta

Il dossier è a cura di Francesco Colotta. Testi di Andrea Barlucchi, Claudio Corvino, Chiara Crisciani, Giovanni Ferrari, Chiara Frugoni, Donatella Lippi, Laura Prosperi, Francesco Sorrentino e Maria Paola Zanoboni

Scorri il sommario

STORIA DI UNA SCIENZA
Le origini
L’arte della cura

L’abito del medico
Di rosso e d’azzurro mi devo vestire

Lo studio dell’anatomia
Visti da vicino, anzi, dall’interno

La scuola medica salernitana
Un primato prestigioso

LE MALATTIE
Peste e pestilenza
Il più temuto dei flagelli

La sifilide
«Francese», «di Napoli» o… «americano»?

Rischi alimentari
Il nemico che non ti aspetti

L’anoressia
Digiuni mistici

LE TERAPIE
La chirurgia
Principi del bisturi

Fra mummie e trasfusioni
Rimedi dell’aldilà

Il salasso
La salute nelle mani del barbiere

OSPEDALI E FARMACIE
Gli ospedali
Assistenza organizzata

La malasanità
Il magnifico e un medico sfortunato

Speziali e farmacie
Qui si vende la buona salute