Medioevo Dossier n. 59 – Novembre/Dicembre 2023
Presentazione
Un campo di battaglia non solo sul terreno militare, ma anche quello semantico, storiografico e letterario. Ecco come si presentano, ieri e oggi, le crociate. Lo scontro tra interpretazioni di un fenomeno così controverso infuria ormai da secoli: c’è l’idea di crociata epico-cavalleresca della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, composta in pieno clima di Controriforma e celebrativa della missione evangelizzatrice della Chiesa; c’è la crociata come guerra di ignoranza e fanatismo, esecrata dagli illuministi Voltaire e Diderot; c’è la crociata come epopea di dedizione, sacrificio ed eroico spirito di avventura, esaltata da Walter Scott e dagli altri scrittori romantici.
C’è, infine, l’immagine di crociata emersa dal serrato confronto storiografico novecentesco: una reazione cristiana alla minaccia dell’Islam oppure, al contrario, l’aggressione delle aristocrazie europee a civiltà luminose e raffinate dell’Oriente, una sorta di prodromo alla grande stagione della politica coloniale…
Quale fu il vero volto della crociata? Le letture più autorevoli del secolo scorso – pensiamo alla ponderosa opera di Steven Runciman e all’interessante indagine di Alphonse Dupront sulle motivazioni interiori dei partecipanti all’impresa – hanno contribuito a rivoluzionare gli studi in materia. Imprescindibile nel dibattito contemporaneo si rivela l’apporto di Franco Cardini, riproposto in questo nuovo Dossier, che smaschera le tante mistificazioni colpevoli di aver alterato la sostanza storica del significato di «crociata». Che non fu, banalmente, una «guerra santa», ma piuttosto un evento bellico che coinvolse società segnate da grandi fermenti religiosi.
Il movimento che prese forma a partire dalla fatidica data del 27 novembre 1095 nel concilio di Clermont, in seguito alla perorazione di papa Urbano II, si presentava inizialmente come un «pellegrinaggio in armi», con l’obiettivo di aiutare i cristiani d’Oriente nella Terra Santa, allora musulmana. Dietro alle apparenze si celavano, però, aspirazioni di svariata natura: alla saga di sentimenti religiosi e al fascino dell’avventura si affiancavano ambizioni politiche, ma anche la mera sete di ricchezze.
I papi anelavano a espandere il proprio potere secolare anche al di fuori dei confini dell’Europa, mentre le mire sui porti mediterranei, con la prospettiva di controllare nuove rotte, spinsero alcune potenze commerciali a mobilitarsi – si consideri il ruolo da protagoniste assunto, in questo contesto, dalle Repubbliche Marinare. Il «pellegrinaggio armato» produsse assedi, battaglie, fiumi di sangue e indicibili atrocità, ma consentì anche un proficuo contatto tra Islam e mondo cristiano, le cui tracce furono evidenti nell’evoluzione delle arti e delle scienze.
Tutt’oggi lo studio sulle crociate è un cantiere aperto, tante le questioni interpretative ancora da sciogliere. Caliamoci allora nelle pagine di questo Dossier, seguiamo i protagonisti nel loro viaggio verso Oriente, alla liberazione, ma soprattutto alla conoscenza, di una terra che non ha mai smesso di essere santa e… contesa (Trovi il Dossier in edicola o ABBONATI ORA!)
la Redazione
Dossier di Franco Cardini con contributi di Riccardo Facchini, Davide Iacono, Antonio Musarra e Franco Suitner
Scorri il sommario
IL CONCETTO DI GUERRA SANTA
Un nome per molte idee
IL CONTROLLO DEL MEDITERRANEO
E il mare tornò nostrum
DUE POTENZE IN CRISI
Declini paralleli
UNA NUOVA ETÀ DELL’ORO
Tempo di rinascenza
L’APPELLO DI URBANO II
Se il papa chiama…
LA CONQUISTA DI GERUSALEMME
Dalle parole ai fatti
IL REGNO FRANCO DI GERUSALEMME
Un reame «europeo» in Terra Santa
LA REAZIONE DELL’ISLAM
Gli «infedeli» alla riscossa
ADDIO ALLA TERRA SANTA
La fine di un’avventura
IL SOGNO (INFRANTO) DI INNOCENZO III
Abbandonati da Dio
REGOLE E PRECETTI
Reprimere è lecito
NUOVI SCENARI
Verso un nuovo ordine mondiale?
VECCHIE E NUOVE INTERPRETAZIONI
Il dibattito è aperto
MEDIEVALISMO E CROCIATE
Il revival dei cruce signati
I CANTI DELLE CROCIATE
Un’epopea in rima